E’ un piccolo grande impegno a cui il Milestone ha deciso di tener fede da ben 17 anni!
Non solo programmare concerti e serate per divulgare il verbo del Jazz, ma mettere energie e risorse per sostenere le nuove leve, i nuovi talenti che occorre valorizzare e promuovere.
Questo sabato, 1 febbraio alle ore 21.30, si terrà la prima finale del trofeo Bettinardi, quella dedicata ai solisti.
Accompagnati da tre grandi musicisti, Roberto Cipelli, Attilio Zanchi e Massimo Manzi, si esibiranno 5 giovani talenti a contendersi la sezione “solisti” e che vi andiamo ora a presentare.
Vittorio Cuculo, ventiseienne proveniente da Roma che proporrà:
- lo standard “Momentt’s Notice” di John Coltrane
- “Ce la posso fare” di Roberto Spadoni
- “Night Bird” che Enrico Pieranunzi incise nel 1980 con Chet Baker alla tromba.
Raffele Fiengo, ventiduenne brianzolo,
il più giovane dei finalisti in gara, proporrà:
- due brani di Sonny Rollins, “Oleo” e “St. Thomas”
- e uno di Ornette Coleman, “Turnaround”.
Andrea Paternostro, arriva da Cassano Ionio, in provincia di Cosenza, e presenterà due celebri brani che riportano al clima degli anni Trenta del secolo scorso, come “I Remember You” di Schertzniger e “Easy Living” di Ralph Rainger – nota soprattutto per la versione della grande Billie Holiday – per passare poi agli anni Sessanta con “Yes or No” di Wayne Shorter.
Di Gravina in Puglia, provincia di Bari, è il pianista ventiseienne Nicolò Petrafesa, il quale si cimenterà in un brano di sua composizione dal titolo “Rising” e in due standard, “The Nearness of You” scritto da Hoagy Carmichael nel 1938 di cui non si contano le versioni, e “Poinciana” di Buddy Bernier.
Infine il clarinetto basso, rappresentante del registro grave nella famiglia dei clarinetti, reinventato da Eric Dolphy, con cui il 24enne milanese Federico Calcagno, proporrà “Evidence” di Thelonius Monk, “Cyclic Episode” di Sam Rivers e “A Flower is a Lovesome Thing” di Billy Strayhorn.
La Giuria che a fine serata decreterà il primo e il secondo classificato, è completata dal presidente, maestro Giuseppe Parmigiani, saxofonista, compositore e arrangiatore, da Fabio Bianchi del quotidiano “Libertà”, dal critico musicale Giancarlo Spezia, dal direttore della rivista “Musica Jazz” Luca Conti e dal pianista Giuseppe “Jody” Borea, esperto di musica afroamericana.
In palio per il vincitore un assegno del valore di 1.200 euro e, soprattutto, il premio più ambito, l’ingaggio nel cartellone principale del Piacenza Jazz Fest del 2021, insieme ad artisti di caratura internazionale. Al secondo classificato spetteranno 600 euro.
Anche il pubblico del Milestone sarà chiamato ad esprimere a sua volta una preferenza, che al termine della serata determinerà l’assegnazione del “Premio del pubblico”, rappresentato da una targa offerta dagli organizzatori a simbolico riconoscimento del favore popolare.