Teatro San Matteo

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Il Teatro San Matteo è situato in un vicolo tra via Castello e via Taverna, e rivela nella sua architettura origini sacre: nasce come tempietto protoromanico, diventa in seguito chiesa dell’“ospizio”di San Matteo, destinata al culto fino al 1895, quando viene soppressa la parrocchia.
Nel Novecento, in particolare tra le due guerre, muta radicalmente la propria vocazione e conosce un momento di splendore dopo la trasformazione in sala cinematografica: il “Verdi”, questo il nome del cinema, ospitava non solo avanspettacolo, ma anche un più impegnativo repertorio di prosa, per ridursi nei tardi anni Trenta a piccolo cinema di terz’ordine.
« Aveva l’entrata principale in via Taverna – ricordava il critico Giulio Cattivelli sulle pagine di “Panorama Piacentino” nel 1970 – in fondo al violetto tutt’ora immutato. Tutto vi era di minuscolo e scalcinato, dall’atrio al palcoscenico all’angusta galleria dove gli spettatori più alti toccavano il soffitto decorato di muffa e ragnatele». Poi la chiusura e l’ulteriore decadenza.
Fu il Teatro Gioco Vita a farsi carico dei restauri, iniziati nel maggio 1986 e realizzati interamente con i finanziamenti reperiti dalla Compagnia, che lo inaugura il 17 dicembre 1987, mettendo in scena “Odissea”, spettacolo d’ombre diretto da Tonino Conte, con le splendide sagome disegnate da Lele Luzzati e la musica originale di Franco Piersanti.
L’attività del Teatro San Matteo si articola da allora in poi intorno a due filoni fondamentali: una programmazione serale di teatro d’autore, comico e di ricerca e una programmazione diurna per i ragazzi, con spettacoli pomeridiani per le famiglie e la mattina per le scuole.
Il teatro offre un piccolo spazio, circa duecento posti, che ha comunque permesso un contatto sempre più stretto con gli spettatori, contribuendo al rinnovamento del pubblico teatrale nella città e nel territorio.

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