Un altro appuntamento dedicato al Giorno della Memoria. Questa volta dedicato a Alma Rosè, la violinista di Auschwitz.
Giovedì 6 febbraio alle ore 17.30 presso l’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
(Nella foto Carolina Migli Bateson) A guidarci in questo spettacolo-concerto sarà la musica di Gianluca Piacenza liberamente tratto da “L’armonia delle tenebre” di Nicola Montenz, e sulla quale si esibiranno Carolina Migli Bateson, attrice e regista per la parte narrante e Gianluca Piacenza al pianoforte per la parte musicale.
“Una volta giunta ad Auschwitz, nulla poteva farle sospettare che per la musica ci sarebbe stato qualche spazio, nella sua nuova vita. Ammesso che ne fosse prevista una”.
(Nella foto, Gianluca Piacenza) Deportata dai nazisti nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, Alma Rosè per 10 mesi, vi diresse l’Orchestra femminile, un’orchestra di prigioniere che suonavano per i loro carcerieri per sopravvivere..
.«Tutti sentiamo che questa musica è infernale» scrisse Levi, «[…] marce e canzoni popolari care a ogni tedesco. Esse giacciono incise nelle nostre menti, saranno l’ultima cosa del Lager che dimenticheremo». Musiche identiche a quelle che, tutte le mattine e tutte le sere, ne avrebbero scandito gli appelli, le partenze e i rientri al campo, e sulla cui levigata superficie scivolavano ininterrottamente gli ordini, gli insulti, le grida e i colpi di sorveglianti e Kapo.
Alma Rosé (Vienna, 3 novembre 1906 – Auschwitz, 4 aprile 1944) è stata una violinista austriaca. Di discendenza ebraica, suo zio era il compositore Gustav Mahler. Fu deportata dai nazisti nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Lì, per 10 mesi, diresse l’Orchestra femminile di Auschwitz, un’orchestra di prigioniere che suonavano per i loro carcerieri per sopravvivere.
Alma Rosé morì nel campo di concentramento di una malattia improvvisa, forse avvelenamento da cibo.
Il padre di Alma Rosé era il violinista Arnold Rosé, che fu il primo violino della Wiener Philharmoniker per 50 anni, dal 1881 al 1931, dell’Orchestra della Wiener Staatsoper e del leggendario Rosé Quartet.
Sua madre, Justine (morta il 22 agosto 1938) era sorella di Gustav Mahler. Alma fu chiamata così in onore di Alma Mahler, moglie del compositore.
Nel 1930 sposò il violinista ceco Váša Příhoda (1900-1960). Nel 1935 il matrimonio si sciolse. Una curiosità: Váša Příhoda si esibì anche al Teatro Municipale di Piacenza e presso la Biblioteca Passerini Landi è conservata una copia del programma di quella serata.