Cani della Biscia, 18 Marzo 2011
E Piacenza non è più stata la stessa Piacenza!
Proprio così! 18 Marzo 2011 (e io posso dire: “C’ero”) e il ciclone Cani della Biscia (d’ora innanzi chiamati semplicemente e delicatamente, Cani) si è abbattuto benevolo sulla nostra provincia e il popolo piacentino, così schivo e chiuso in se stesso, ha cominciato a ballare e cantare come mai aveva fatto prima di allora.
Sto esagerando? Un po’ si, ma neppure poi tanto. Sfido chiunque a dirmi che NON conosce neppure una canzone, oppure non è andato ad un concerto dei Cani.
Quasi un cimelio! Ecco il video, molto amatoriale, di Parlami d’amore Mariù nel primo concerto dei Cani all’Irish Pub (nella foto il buon Valentino Casagrandi)
Il 03 Dicembre 2021 i Cani della Biscia terranno il concerto nel Teatro President che possiamo considerare il Concerto del Decennale.
In questi dieci anni si contano ben sette album pubblicati, numerosi video ufficiali e decine e decine di concerti su e giù per la provincia con qualche puntata oltre i confini provinciali, in terra romagnola ad esempio, a sancire il valore e la fama della Liscio-Rock Band piacentina.
Video: Buon Natale – anno 2012
Ma andiamo per ordine dicendo che oggi i Cani della Biscia sono ben diversi dai Cani della Biscia di allora. Prima di tutto come formazione.
Mentre allora sul palchetto dell’Irish c’erano Valentino Casagrandi (voce), Gian Andrea Guerra al Violino, Paolo e Davide Cignatta alla chitarra, Stefano Schembari al basso e Carlo Cantore alla batteria, di quella formazione sono rimasti gli ultimi tre e con loro troviamo Johnny Pozzi alle tastiere e Alain Scaglia alla voce.
Allora a questi spavaldi Cani abbiamo rivolto qualche domanda.
Cosa è cambiato in questi 10 anni?
Carlo. anche se siamo sempre stati a nostro agio sul palco adesso siamo decisamente più sicuri.
Stefano. Oltre a qualche capello bianco in più la consapevolezza del nostro stile.
Johnny. Che io non c’ero (ride) sono arrivato dopo grazie Stefano Schembari
Alain. Sono l’ultimo arrivato ma ho potuto osservare e poi vivere una maturazione in studio e live.
Davide. L’ingenuità di come affrontavamo i concerti e la consapevolezza di come li affrontiamo ora
Anno 2011: esce “Sei Volata via”
Cosa è rimasto uguale invece?
E qui pur non sapendo reciprocamente le risposte degli altri si leva un coro all’unisono racchiuso nelle parole di Cantore: “non è cambiato il fatto che ci divertiamo veramente tantissimo quando suoniamo. Ci divertiamo soprattutto con un certo genere di musica, con le canzoni più folk che ci distinguono e ci caratterizzano. Si, lì ci divertiamo sempre tanto. Ci sono delle canzoni che ci fanno suonare col sorriso.”
Anno 2012: esce “Fai come faresti”
Un aggettivo per descrivere i Cani
Carlo: Maturi. Sono passati 10 anni ed è una cosa bella per la musica e… un po’ meno per l’età (ride)
Stefano: Consapevoli
Johnny: siamo… simpaticissimi
Alain: Meravigliosamente Locchi
Davide: “Aspri” non abbiamo mai fatto cose “Glassate” (per maggiori spiegazioni rivolgersi allo stesso Cignatta. n.d.r.)
Anno 2014 esce “il giardino dell’Enel”
L’aneddoto più esilarante
Carlo: A Gragnano. io e Schembari durante il concerto dovevamo andare a … fare pipì. Beh, durante un pezzo molliamo tutto andiamo dietro una siepe, e fatto tutto ritorniamo a suonare. Gli altri? allibiti ma han continuato a suonare come se niente fosse
Stefano e Davide: il Presidente della Pro Loco di Travo che continuava a salire sul palco dicendo che eravamo bravi ma se fosse stato per lui non ci avrebbe mai chiamato
Johnny: il primo concerto di Alain dove sbaglia le parole di Santimento… ERESIA! ahahah
Alain: Quando Cantore è in vena e ogni parola per lui è frutto di battute, improvvisazioni, nuovi versi, fischi e chi più ne ha ne metta, ecco, io impazzisco è una forza della natura.
Video: Claudio Village – anno 2016
Anno 2016 esce “facce da tutti i giorni”
Il concerto più bello
Carlo: di sicuro il primo a Bettola. tutto il pubblico ballava, cantava, rideva, era contento. Un concerto fantastico
Stefano: Non ne scelgo uno ma è bello vedere come col passare del tempo i concerti sono al cartina di tornasole di quanto al gente ci voglia bene
Johnny: il concerto che abbiamo fatto all’Elfo Studio dove c’erano i nostri fan più stretti. Una bellissima atmosfera e devo dire, abbiamo suonato anche molto bene.
Alain: la prima serata di sicuro. E’ stata la più intensa, e lì, ho sentito tutto il peso della responsabilità ma anche lo sprone delle persone che erano sotto il palco. Ma anche il concerto degli Extraliscio e il mini tour in Romagna sono stati bellissimi
Davide: quelli dove parti un po’ male perché magari non sei molto conosciuto (come al salone nautico di Genova) e poi riesci a coinvolgere il pubblico e diventa un concerto meraviglioso
Anno 2017 esce “i stiss d’oli lasn i smacc”
La canzone a cui sei più legato
Carlo: “Santimento”. La prima canzone che ho scritto per i Cani
Stefano: “Lorenzo” e “Forse che si forse che no”. Per me, non abituato a scrivere parole, perché sono state le prime dove ho dato il mio contributo anche come testo.
Johnny: “Malinconia”. Mi piace la canzone, mi piace come mi coinvolge, mi piace suonarla e mi piace il modo in cui la eseguiamo.
Alain: “Malinconia”, e tutto quel disco. Mi avevano chiamato per una sostituzione e ho cominciato ad ascoltarli cominciando proprio da Malinconia. Bellissima!
Davide: quella che dobbiamo ancora scrivere magari davanti a un bicchiere di vino e a un panino con coppa o salame
Video: Che ciulada – anno 2018
Anno 2018 esce la raccolta “da un’altra Galassia”
Cosa vedi nel futuro dei Cani della Biscia?
Carlo: tanti tanti concerti.
Stefano: Tanta musica. Al di là dei Cani, spero proprio che si possa tornare a suonare nelle sagre e suonare, suonare, suonare. ce n’è proprio bisogno in tutti i sensi
Johnny: vedo e spero tanta musica, tante canzoni da scrivere e tanti concerti. Spero di fare altri 10 anni così, con così tanta gente che ci segue e ci vuole bene
Alain: mantenere l’energia che abbiamo e continuare a trasmetterla
Davide: raccontiamo storie, storie locali che sempre di più sforano i confini provinciali. La sfida è di portare in giro questa cosa.
anno 2020 esce “vuoi quei kiwi”
Il concerto che sogni per i Cani della Biscìa
Carlo: e f**a, SANREMO! e se i Cani della Biscia, per sfiga, dovessero catapultarsi sul palco di Sanremo, basta, finita, per me ci possiamo anche sciogliere nella piazza davanti al Teatro. Cioè, no, meglio andare avanti, ma lì si raggiunge il top dei top
Stefano: Cioè, se il buon Springsteen, che il prossimo anno viene a suonare in Italia, telefona ai Cani, cioè, telefona a me , perché se telefona ad un altro mi inca**o come una biscia, e ci chiede se facciamo un tre quarti d’ora di nostri pezzi al Circo Massimo prima del suo concerto…
Johnny: L’ho già proposto agli altri, ma mi han mandato a cagare. Io voglio fare un concerto dei Cani con un’orchestra sinfonica in un grande teatro come il Municipale ad esempio. Comunque adesso scrivo l’orchestrazione e poi… mi mandano a cagare un’altra volta (ride)
Alain: il concerto di consacrazione verso il grande pubblico. Quello che ci faccia uscire dalla nostra provincia
Davide: a Piacenza lo abbiamo già fatto. mi piacerebbe fare un Capodanno della Madonna in una grande città, andare fuori Pc
Video: Dove mangiare a Piacenza e dintorni – 2020
Da ultimo un paio di domande esclusive all’ultimo arrivato, Alain Scaglia
Alain, per te trattamento di favore come ultimo arrivato. La cosa più bella che ti è capitata nei Cani e la difficoltà più grossa che hai dovuto affrontare
La cosa più bella?: il disco. “Vuoi quei Kiwi” E’ stato il mio primo disco in assoluto ed è stato bello realizzarlo con i Cani. Bello in tutta la sua lavorazione. Dal trovarci a cena per mettere giù le idee e scrivere i pezzi, alle prove fino alle registrazioni.
la difficoltà più grossa? dover sostituire Valentino! Ho sempre ammirato Valentino per la sua passione, per come riesce a tenere il palco. Un cantate completo, bravo, consapevole dei propri mezzi. Sostituirlo è stata una responsabilità enorme.
E poi c’è stata un’altra grossa difficoltà non da poco: dover imparare a memoria tutto l’enorme repertorio dei Cani. All’inizio usavo uno schermo ma una volta si è spento, ho cercato di improvvisare, mi son beccato una caterva di nomi, (detto tra noi mi stan prendendo per i fondelli ancora adesso) e da lì mi son detto “impariamo tutto a memoria che è meglio”
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